Cuore e sudore: la lettera di Antonio Candreva

Arrivata all’ultimo minuto, e impossibile da stamparsi causa problemi tecnici alla stampante della Fondazione Sandri, ecco il testo della lettera che Antonio Candreva ci ha fatto arrivare per esserci vicino nella nostra iniziativa di rivalutare il nome della Lodigiani  Calcio!

“Fin da bambino ho sognato di fare il calciatore.
Giocavo sempre, continuamente anche in strada.
I miei genitori hanno compreso la mia passione per il calcio e mi hanno sostenuto senza esitazione!
Poi ho avuto la fortuna di approdare al settore giovanile della Lodigiani e la mia carriera ha subito un’impronta fondamentale.
Una societa’, la Lodigiani, che mi ha insegnato i valori del calcio, dello sport in generale: la fatica, l’impegno, la determinazione, e soprattutto il rispetto per compagni, allenatore, avversari.
Mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore.
La Lodigiani con la sua grande tradizione meritetebbe palcoscenici calcistici di ben altro livello.
Lo sport deve essere un momento di aggregazione, passione, divertimento, mai di violenza.
Colgo l’occasione per salutarecon affetto tutta la famiglia di Gabriele Sandri che con la fondazione ha voluto proprio promuovere e diffondere i valori sani dello sport.

Antonio Candreva”


“Cuore e sudore”: l’articolo del Corriere Laziale

Unico organo di stampa a parlare della giornata di Sabato, grazie alla preziosa presenza di Michele, è stato il Corriere Laziale, oltre a Supertifo (chiaramente nuova edizione), di cui era presente il direttore ma non so se e quando uscirà l’articolo. Per quanto abbastanza breve, il pezzo racchiude tutto quello che c’è da dire di saliente sulla nostra giornata inaugurale di Sabato. L’importante è che se ne parli, perché la Lodigiani ha ancora tanto da dire. Qui sotto l’articolo, che potete ingrandire e leggere cliccando sullo stesso.


Inaugurazione “Cuore e sudore”

“Cuore e sudore, 40 anni di storia, 15 d’amore

Pronti, partenza, via!

Giornata inaugurale di Sabato 5 Novembre 2011

Detto e ribadito più volte, inutile credere ad una casualità totale delle cose. Se la Fondazione Sandri non ci avesse contattato a Luglio, di cosa parleremmo oggi? Cosa avrebbe fatto il nostro gruppo se non rimuginare sulle stesse cose? Oggi, invece, abbiamo di cui parlare, fermo restando che le conclusioni verranno fatte solo a fine manifestazione.


Parliamo per esempio di ciò che noi abbiamo fatto per preparare questo evento: pur rimarcando lo stress, nonché la mancanza di abitudine, nell’organizzare una rassegna come questa (e meno male che si è svolta in uno spazio non eccessivamente grande o andavamo in tilt), il gruppo ce l’ha messa tutta. E’ stato un lavoro corale, di gruppo nel vero senso della parola, dove più o meno tutti hanno rispettato le consegne prese. Mi scuso io, piuttosto, per aver presentato un video incompleto e non di qualità perfetta, cercherò di rimediare al più presto. In ogni caso, il lavoro preparatorio, svoltosi a dovere, ha fatto si che ci siamo presentati al giorno prestabilito, 5 Novembre 2011, presso la Fondazione Sandri, senza che mancasse veramente nulla, se non delle piccole cose alle quali si è rimediato presso negozi vicini (quant’è cara Prati!) o con brevi sortite fuori dal quartiere.


Nervosismo tanto veramente. Troppa la paura che qualcosa andasse storto, troppa la stanchezza, nonché lo stress accumulato nei giorni precedenti, troppo il timore un fiasco completo. Dalle 10 di mattina, comunque, quasi tutto il gruppo era già al lavoro, prendendosi il suo spazio nella Fondazione, che non finiremo mai di ringraziare, e decidendo cosa mettere e dove, con svariati ripensamenti e prove tecniche di ogni tipo.


Col passare delle ore, e l’avvicinarsi delle 17, è inevitabilmente aumentata la stanchezza con il relativo nervosismo, anche se, già dalle 14, era più che chiaro che quello che doveva esser fatto, sarebbe stato alla fine fatto.
Ore 17:00. Tutto pronto. Le magliette più belle della Lodigiani su dei busti offerti dalla Fondazione, le altre su dei cartoni ritagliati, gli album sistemati con ogni didascalia possibile, la vastissima oggettistica, i capi di abbigliamento più vari (t-shirt del gruppo, berretti, persino una cravatta, per non parlare delle mitiche sciarpe di cui una della stagione 82/3!), letture e gadgets da dare in omaggio, e il nostro striscione “Giustizia per Gabriele” che ci fissava dall’alto della scalinata a chiocciola, dove era stato appeso.


Con grande puntualità sono arrivati i nostri primi ospiti, di cui molti, alla fine, non so neanche chi fossero e perché stavano là. Il primo che ho visto è stato un Tonino Ceci in forma smagliante come non lo avevo mai visto, sorridente che mi / ci porta (il “mi” è a evidenziare che a fine mostra la tengo io) un regalo per la rassegna, ovvero la storica maglia bianca dell’Adidas a strisce fine blu, col vecchio simbolo della Lodigiani, indossata da lui stesso il giorno della promozione della Lodigiani in serie D. Era il 1980. Quasi commosso prendo il regalo e saluto Malvicini, che mi annuncia che sta per arrivare l’ospite (veramente) più inatteso: l’ingegner Lodigiani! Mai visto in quasi 20 anni di Lodigiani, e osservato solo in qualche rara foto di repertorio biancorosso, oggi sarebbe venuto a conoscere gli ultrà della squadra che porta il suo nome. Nell’attesa mi dicono che è arrivato Cristiano Sandri col suo piccolo Gabriele, e a quel punto rientro nell’edificio della Fondazione, senza sapere che da quel momento, per la mole di gente incontrata, non ne sarei più uscito fino a fine mostra.


Fare rappresentanza non è mai stato il mio forte, ma parlare con i più svariati ospiti di Lodigiani mi ha messo subito a mio agio. Poi è arrivato, con suo figlio, l’Ingegner Lodigiani, che con un sorriso smagliante, nonostante qualche acciacco dovuto all’età, ci ha accompagnato per la restante parte del pomeriggio. Mi ha sorpreso la sua voglia di ascoltarci,  la disponibilità, e sinceramente, non ho mai visto una persona che in almeno un’ora di permanenza, non ha smesso un attimo di avere un’espressione allegra e piena di gioia. L’Ingegnere, per me, è sempre stata una figura stranamente estranea al contesto Lodigiani. Una persona immersa nel suo lavoro di costruttore fin quando ha potuto lavorare, l’uomo che gestiva con successo una delle più grandi aziende di costruzioni del mondo, colui che ha dato il suo nome ad una piccola squadra senza prevederne minimamente gli effetti futuri, era lì, a parlare con noi. Mi sono sempre chiesto cosa ne pensava di quella squadra che ha superato di fama un’azienda quasi secolare, del fatto che persino lui, come Lodigiani, oggi, è riconosciuto dai più per la squadra tanto che per l’azienda. Gliel’ho domandato, e dopo avermi ricordato che in questi anni solo una persona lo ricordava più per l’azienda che per la squadra, ha detto che ne era ben contento, ed era sincero. Non mi pare una persona che mente, neanche per diplomazia. Per me la presenza del vero Lodigiani a questa mostra ha rappresentato un cerchio leonardesco, un qualcosa che può chiedere un’epoca ma, forse, aprirne un’altra, un surreale in cui Garcia Marquez avrebbe sguazzato in lungo e in largo, facendo della Lodigiani la sua nuova Macondo e dell’Ingegnere il suo novello José Arcadio Buendía (non avete letto “Cent’anni di solitudine”? Fatelo.).


Poi è arrivato il momento della parte ufficiale, un mio improvvisato discorso, breve il più possibile e finalizzato solo a dei sinceri ringraziamenti alla Fondazione, a Cristiano Sandri, agli ospiti intervenuti e soprattutto al nostro impareggiabile gruppo), nonché la consegna di una nostra simbolica targa a Cristiano, dedicata a Gabriele (targa che riprendeva la frase di un articolo di Simone apparso su “Voce in Capitolo” numero 73). Dopo una replica di Cristiano Sandri (che ringrazio ancora adesso per la sua cordialità e per la benevolenza dimostrata verso di noi), pian piano abbiamo chiuso questa giornata inaugurale, che penso sia stata bella per tutti, o perlomeno me lo auguro.


Dopo un po’ di cazzeggio davanti alla Fondazione ormai chiusa e aver fatto danni in un bar circostante (tanto per non smentire la nostra fama), cena finale da Pizzami a sera inoltrata, con Guidi nostro lieto ospite (arrivato anche nel finale della parte inaugurale alla Fondazione, giusto in tempo per finire tutte le pizzette sul tavolo) assieme a Michele, nostra conoscenza da un po’ di tempo ormai.


Qualche conclusione a fine mostra; intanto, fino al 18, vi invito a visitare il nostro spazio presso la Fondazione Sandri dalle 10 alle 18, dal Lunedì al Sabato.

Ps: causa problemi al computer, non è stato possibile trasmettere l’intervento audio di Rinaldo Sagramola. Provvederemo a breve su questo spazio.


Il messaggio di Fabio Firmani per la mostra di Sabato


Su richiesta della Fondazione Gabriele Sandri, Fabio Firmani, tra i più noti ex della Lodigiani, ha scritto un messaggio dalla Cina in riferimento alla nostra mostra, alla Fondazione e a Gabriele. Un messaggio pubblicato integralmente su http://www.fondazionegabrielesandri.it e riproposto fedelmente qui di seguito

Dalla Cina, Fabio Firmani: “Bene sabato mostra Lodigiani. Quel Lazio-Parma gol per Gabbo, momento più bello della mia carriera”  

Gioca nello Shaanxi Chanba F.C. di Xi’an in Cina, ma seppur in Asia, anche dall’altra parte del mondo Fabio Firmani non dimentica le sue radici e nemmeno l’amico Gabbo Dj, alla consolle in una festa di compleanno.

 

In esclusiva per il sito della Fondazione Gabriele Sandri,  a ridosso del 4° anniversario dell’11 Novembre, prima di un altro Lazio-Parma e della mostra sulla Lodigiani Calcio Roma 1972 che Sabato 5 Novembre apre nella Biblioteca del Calcio (ore 17, Piazza della Libertà), Fabio Firmani ci scrive, raccontandosi a cuore a aperto.

 

E lo fa con frasi piene di amore. Verso un passato che non passa, perché scolpito nell’anima, impossibile da dimenticare.

A.S. LODIGIANI CALCIO ROMA 1972

La Lodigiani per almeno un ventennio a cavallo tra gli anni ottanta e il nuovo millennio ha rappresentato un modello, un riferimento importante per tutto il calcio italiano.

Ultimamente si parla tanto di rivalutare i vivai e si dice spesso che serve una maggiore organizzazione per scoprire e lanciare talenti. Tutti aspetti che la Lodigiani curava nei dettagli come poche altre società italiane. Ho avuto la fortuna di fare parte per più di 10 anni di questa famiglia e credetemi…. lo era davvero! Non lo dimenticherò mai.

 

Non sarà mai abbastanza grato a persone speciali come il Presidente Malvicini e il direttore Sagramola: il  vero motore di quella splendida avventura furono loro. Fa bene la Biblioteca del Calcio ad organizzare una mostra sulla storia della Lodigiani.
 

FONDAZIONE GABRIELE SANDRI

La Fondazione Gabriele Sandri avrà sempre il mio appoggio. Credo che in questo momento dove i giovani faticano a trovare dei riferimenti nella società, queste iniziative come quella della mostra, possano unire ed aiutare ad essere solidali con il prossimo.

 

FIRMANI E LA FAMGILIA SANDRI

Conoscendo la splendida famiglia di Gabriele saranno questi i valori che la fondazione porterà avanti ed è per questo che chi aderirà alle iniziative di Piazza della Libertà si sentirà orgoglioso e più completo a livello umano.
 

QUEL LAZIO-PARMA PER GABBO

Il mio pensiero su Gabriele corre a quella giornata di Lazio-Parma del 2007, la domenica dopo il suo omicidio. Quella partita mi ha unito ancora di più a lui e alla sua splendida famiglia.

E quella corsa spontanea verso di lui, al 90° verso il suo viso sorridente sotto la Curva Nord, è stato il momento più intenso e più bello della mia carriera.

Caro Gabri, sei nel mio cuore e ti porterò sempre con me.

 

Fabio Firmani
 

Fabio Firmani cresce calcisticamente nel settore giovanile della Lodigiani, con cui esordisce in Serie C1 nella stagione 1995-1996. Alla Lazio arriva invece nel 2005, dove resta fino al 2011, tolta una parentesi negli Emirati Arabi (Al-Wasl) nel 2009.


Comunicato  Ultrà Lodigiani del 25 Ottobre 2011

Oggetto: mostra sulla Lodigiani Calcio intitolata “Cuore e sudore, 40 anni di storia, 15 d’amore”
 

Dal 5 Novembre 2011 al 18 Novembre, gli Ultrà Lodigiani, su iniziativa della Fondazione Gabriele Sandri, organizzeranno nella Biblioteca del Calcio (sede della fondazione stessa) una piccola esposizione sulla Lodigiani Calcio e sul suo gruppo Ultrà, intitolata “Cuore e Sudore, 40 anni di Storia, 15 anni d’amore”.

L’esposizione, come suggerisce il titolo stesso, si propone di sintetizzare, attraverso immagini, video e materiale vario della squadra e del gruppo Ultrà Lodigiani, i 40 anni di storia ormai imminenti dell’AS Lodigiani (che cadono nell’Estate 2012) e i 15 anni( già in corso) del gruppo Ultrà Lodigiani.

Lo scopo della nostra piccola esposizione è quello di far conoscere al pubblico presente la storia della Lodigiani Calcio attraverso non solo i ricordi di tante annate gloriose sui campi di calcio, ma anche attraverso gli occhi della sua passionale tifoseria che, in particolare negli ultimi anni, ha combattuto su più fronti per far tornare in auge, calcisticamente e popolarmente parlando, il nome dell’AS Lodigiani.

Come molti sportivi sanno, l’AS Lodigiani è stata, e continua a esserlo nel cuore, la terza squadra calcistica dei Romani, dotata, nei passati anni, di un fortissimo vivaio che ha regalato decine di talenti al calcio professionistico (tra cui anche Toni e Totti campioni del mondo 2006); squadra che ha ottenuto anche grandi risultati sui campi di gioco, fino ad arrivare a sfiorare la serie B nella stagione 1993/94.

La nostra esposizione si terrà presso la Fondazione Gabriele Sandri in Piazza della Libertà 15, dal 5 al 18 Novembre. Dal 7 Novembre, l’esposizione sarà aperta dal Lunedì al Sabato, con orario continuato dalle ore 10:00 alle ore 18:00. L’inaugurazione si terrà Sabato 5 Novembre alle ore 17:00.

Il nostro gruppo ringrazia la Fondazione Gabriele Sandri per l’iniziativa e per lo spazio accordatoci, ricordando che, durante l’anno, la Fondazione svolge altre numerose attività volte a sensibilizzare il pubblico su tematiche riguardanti in particolare l’aspetto più popolare e culturale del tifo organizzato e non solo.

Ultrà Lodigiani 1996

Per ulteriori informazioni e domande: info@ultralodigiani.org
 


"Cuore e sudore
40 anni di storia, 15 d'amore"


Avrei voluto presentare la piccola esposizione che terremo presso la Fondazione Gabriele Sandri dal 5 Novembre col comunicato stampa e la locandina (comunque di prossimo inserimento), ma leggendo l'articolo di Gian Marco Ventura sul Corriere Laziale di oggi, penso che sia meglio introdurla così:

   dal Corriere Laziale del 19 Ottobre 2011

L'EVENTO SI FESTEGGIANO ANCHE I 15 ANNI DEL GRUPPO BIANCOROSSO

Lodigiani, una mostra per i 40 anni

Il 5 Novembre ci sarà l'inaugurazione dell'esposizione, presso la Fondazione Gabriele Sandri

di Gian Marco Ventura

 
Una bella iniziativa degli Ultrà della Lodigiani, che hanno organizzato una mostra per festeggiare i 40 anni della società biancorossa e i 15 anni di attività del loro gruppo. L’inaugurazione ci sarà il 5 di Novembre alle ore 17 e sarà aperta fino al 18 dello stesso mese. Tante foto della terza squadra di Roma, una formazione storica che, purtroppo, per diverse vicissitudini, non ha più una prima squadra. Eppure questi ragazzi vanno avanti e non mollano, portati avanti dalla passione per i colori della Lodigiani, quelli che hanno sempre seguito, con il caldo, la pioggia, il gelo, solo per far sentire la vicinanza a quegli atleti che hanno avuto la fortuna e l’onore di vestire quella storica maglia (tra i più famosi, Francesco Totti e Luca Toni)e che, in molti casi, continuano a seguire con affetto. La passione, il sentimento che più di ogni altro dovrebbe animare anche chi decide di gestire squadre di calcio. Invece, anche in categorie dilettantistiche, si segue lo scopo di lucro: un controsenso in formazioni di serie A (pochissimi club possono dire di guadagnare con il calcio), figuriamoci in categorie dilettantistiche. La prima squadra è solo una spesa, meglio puntare sul settore giovanile, che può offrire qualche guadagno. Abbiamo parlato con un membro del gruppo organizzatore della mostra, giustamente orgoglioso per quanto lui e altri tifosi sono riusciti ad organizzare: “Abbiamo voluto festeggiare i quaranta anni della Lodigiani e i quindici anni di attività del nostro gruppo Ultrà. Abbiamo molti simpatizzanti anche fuori regione, che ci seguono con affetto e questo vuole essere un regalo anche per loro. Speriamo che in molti vengano a vedere questa esposizione, ci auguriamo che siano presenti anche Giuseppe Malvicini e Tonino Ceci, per poter apprezzare il nostro lavoro e capire i sacrifici che abbiamo sempre affrontato per amore di questa squadra. Noi ci siamo sempre stati e ci saremo, anche senza la prima squadra. In passato i Ciaccia e Tulli avevano detto che volevano organizzare qualcosa per i quarant’anni della società: la realtà è che ci siamo mossi solo noi, per passione. Non ci siamo mai riconosciuti nè nella Cisco, nè nell’Atletico Roma. L’unica vera Lodigiani è in mano a Giuseppe Malvicini”. Invitiamo tutti a recarsi presso la Fondazione Gabriele Sandri in Piazza Libertà 15 per vedere questa bella esposizione con l’augurio che presto lo storico club torni ad avere una prima squadra. Serve gente piena di passione, la stessa di questi ragazzi… La Lodigiani non merita questa fine: deve ripartire, come ha già fatto in passato, poco importa la categoria. Perchè il tifo, quello sano, lo si vede proprio nell’amore di quelli che sono sempre presenti, in qualsiasi condizione atmosferica, sia che si giochi al Flaminio, che su un campo di pozzolana. In bocca al lupo..