Pubblicato: marzo 29, 2010 Archiviato in: Uncategorized 5 commenti
Dal sito di Repubblica:
Ha fatto iniziare la partita con mezzora di ritardo, l’arbitro Diego Roca di Foggia, perchè poco prima dell’orario fissato (14.30) un funzionario di polizia gli ha consegnato un documento in cui veniva chiesto di non far scendere le squadre in campo fino a quando non si fossero risolti i problemi al pre-filtraggio davanti allo stadio. E’ accaduto a Pisa per la partita di serie D tra i padroni di casa e il Chioggia. Fuori dall’Arena Garibaldi c’erano prima dell’inizio ancora mille persone, metà delle quali ha poi preferito tornare a casa. Intorno allo stadio erano presenti centinaia di agenti, alcuni dei quali in tenuta anti-sommossa, per impedire agli ultrà pisani di far entrare bandiere di grandi dimensioni e tamburi, proibiti per motivi di sicurezza.
Il comunicato dei pisani:
La risposta degli organi preposti all’"ordine pubblico" oggi è stata sotto gli occhi di tutta la città: stadio blindato, camionette di celerini in tenuta antisommossa a presidio dell’Arena, elicotteri, perquisizioni a tappeto a chiunque, vecchi e giovani. Un esercito per impedire alla tifoseria pisana di entrare nel suo stadio liberamente con bandiere e tamburi. Da questo ennesimo divieto e sopruso è scaturita la nostra decisione di rimanere fuori dallo stadio con i nostri colori, bandiere e tamburi.
Abbiamo assistito a scene gravissime, assurde e inverosimili: addirittura alla gente che voleva uscire dalla Nord per unirsi alla nostra protesta gli è stato impedito con la forza ed è stata costretta a rimanere rinchiusa nella Curva. Tutto ciò secondo noi sarebbe anche punibile legalmente, essendo, di fatto, sequestro di persona. E’ allucinante essere arrivati al punto di non essere più liberi di uscire da uno stadio quando ci pare.
Anche la partita è iniziata con trenta minuti di ritardo a causa di tutto ciò. Pisa – Chioggia doveva essere una festa, la partita dove la Curva Nord Maurizio Alberti si sarebbe ripresentata con i suoi vessilli e colorata alla vecchia maniera, ma ancora una volta la risposta è stata solo repressione. Pensiamo anche a quanto è costato allo Stato italiano (e quindi a noi che paghiamo le tasse) questa ridicola "caccia al tamburo". Reparti celere antisommossa, camionette, elicotteri non sono certo venuti gratis, e tutto questo per una partita di serie d dove neanche erano presenti i tifosi ospiti, per un altro assurdo divieto. Siamo alla follia.
Quello che è accaduto non ci piegherà, ma anzi ci dà ancora più forza per continuare a lottare contro questo decreto e contro la tolleranza zero all’Arena Garibaldi
Curva Nord "Maurizio Alberti"
ADESSO DITEMI VOI SE TUTTO CIO’ E’ AMMISSIBILE IN UNO STATO EUROPEO DEL 2010…
Pubblicato: marzo 9, 2010 Archiviato in: Uncategorized 21 commenti
Ci piacerebbe ricordarti domenica allo stadio con uno striscione…
Ciao Tonino Carino,
riposa in pace.
Le nostre condolianze alla famiglia, agli amici,
alla tifoseria di Ascoli Piceno, e a tutti gli amanti del calcio che fu.
Pubblicato: marzo 1, 2010 Archiviato in: lodigiani, semprevisa 4 commenti
So che l’ambiente biancorosso sarà galvanizzato dalla vittoria di ieri, ne dovrei essere felice anch’io (anche se faccio fatica a credere che si tratti veramente della Lodigiani, sono di solito contento di ogni vittoria dei biancorossi), eppure il sentimento che prevale è la rabbia: la rabbia di non poter più vedere una partita…la rabbia di veder la propria passione accesa ma morire comunque…la rabbia di voler reagire a questa situazione e non potere. Credetemi, è dura non solo provare entusiasmo, ma avere la motivazione di andare avanti. Solo chi è nella mia stessa ed assoluta identica posizione può capire, altrimenti il resto sono chiacchiere inutili.
Ps: anche se non abbiamo ancora le liste complete, ringrazio chi finora ci ha fatto una donazione. Spero di poter pubblicare presto i nostri ringraziamenti precisi. Per ora un grazie di cuore a chi ci è stato veramente vicino…
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