L'ultima farsa prima della calata del sipario

La decisione di giocare a porte chiuse Genoa – Milan l'ultima beffa ad un movimento ultras che le istituzioni negli ultimi anni hanno fatto a pezzi

Quando tempo fa parlai della famosa trasferta dei Napoletani a Roma, in cui i Napoletani furono accusati ingiustamente di azioni mai accadute, gridai al complotto e al piano pilotato dalle alte istituzioni, con il solito scopo di farsi beffe del movimento ultras, delegittimarlo, e renderlo sempre più impopolare di fronte a chi ultras non è, ovvero la stragrande maggioranza della popolazione italiana. Con la decisione di far giocare oggi Genoa – Milan a porte chiuse si è fatto persino di peggio, per una serie di ragioni e circostanze che definire casuali è a dir poco forzato.

La decisione del Casms di aprire il settore ospiti di Genova ai Milanisti ha destato molto stupore, lo stesso provocato dall'analoga decisione di aprire al tempo che fu il settore ospiti dei Napoletani a Roma. Da quel momento si è concentrata su Genoa – Milan una incredibile attenzione mediatica, accompagnata da strani episodi che in normali dinamiche ultras non avverrebero mai. A cominciare da un presunto comunicato dei Genoani trasmesso via internet (dove ormai hanno tutti paura a scrivere minacce o cose del genere, soprattutto in ambito ultras), nel quale venivano fatte minacce ai Milanisti per nulla velate. Il tutto è continuato sempre via Web, coi Genoani che da una parte minacciavano di vendicare la morte di Spagnolo di 15 e passa anni fa (ma episodio ancora fresco che persino io ricordo come fosse ieri), e i Milanisti che avrebbero risposto per le rime. Uno scambio dialettico sotto gli occhi di tutti, da una parte aiutato da quei cretini da tastiera duri a morire, ma dall'altra parte è lecito domandarsi quanti di questi messaggi minatori possano risultare veritieri. L'ultimo episodio che qualche fonte ha definito quello decisivo per la disputa della partita a porte chiuse, è stata l'apparizione di una scritta sui muri di Milano in cui si annunciava che i Milanisti avrebbero ammazzato un altro Genoano. Poi la decisione di far giocare il match a porte chiuse e, ovviamente, la classica, becera, perbenista carica mediatica dei media contro gli ultras, con i classici epiteti di accompagnamento come teppisti di vecchio pelo, terroristi, ricattatori della società e chi più ne ha più ne metta.

Tutta questa serie di episodi, almeno a chi non crede alla favole, o più semplicemente a chi è dentro alle dinamiche ultras, sono poco convincenti. Poco convincenti perché è adesso che il governo sta spingendo per far diventare definitiva ed irrevocabile la tessera del tifoso, che ha destato, fino a pochi mesi fa, opposizioni da parte di tutti gli sportivi e addetti ai lavori, o quasi. Adesso che la protesta sta montando di nuovo serve un deterrente che faccia cambiare idea alla gente, che faccia sembrare gli ultras ancora più cattivi di quanto si è fatto credere finora. E quale occasione migliore se non quella dove si può rispolverare un morto per scontri tra ultras, anche se l'episodio è passato da molti anni? Occasione peraltro che capita in una città come Genova che è tra le più attive a protestare contro la tessera del tifoso, quindi perché non prendere due piccioni con una fava? Appare inoltre forzata tutta la serie di eventi da me descritti qualche riga fa: perché far giocare una partita a porte chiuse se il Casms aveva dato via libera? Perché allora il Casms non ha subito vietato la trasferta dei Milanisti come del resto ha fatto in questi anni per partite in cui tale divieto era a dir poco ridicolo? Ed è logico che ad alzare l'attenzione mediatica su tutto possa essere una scritta fatta in un muro qualsiasi di Milano e che CHIUNQUE può aver fatto? Per non parlare dei messaggi su internet: chi ti dice che la gente che ci scrive siano veramente Genoani e Milanisti e non mitomani vari, o se appartenenti alle tifoserie gente che comunque non farebbe niente nella vita reale? A questo punto prendere una decisione del genere vuol dire riconoscere un potere immenso a chiunque abbia voglia di fare qualche mattata, o qualcosa di goliardico anche se di cattivo gusto. E se fosse stato un quindicenne fomentato a fare quella scritta? E se a minacciare su internet fossero stati ragazzetti brufolosi che non escono di casa per stare davanti al web e alla play? Pensate che potere enorme si sta dando a chiunque!

A meno che la situazione non sia un'altra: prima autorizzi la trasferta, poi fai succedere il finimondo facendo enfatizzare dai media ogni cosa che succede, fino alla scelta di una decisione forte, con conseguente messa all'indice del mondo ultras. Tutto pianificato, e magari facilitato da qualche coglione che casca subito nella trappola. E così via libera alla tessera del tifoso, e a tutte le porcate e conseguenze che ne derivano. Ora si che le nostre ore sono contate. E vissero tutti felici (cornuti,) , e contenti.